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Aggiunte alle carni e negli intingoli più pesanti per lo stomaco, le foglioline di rosmarino lo aiutano a lavorare meglio |
Ne bastano poche foglioline per dare a qualsiasi pietanza il suo inconfondibile aroma, che si sposa in particolare con ogni tipo di carne e con gli arrosti, oltre a trasformare pane e focacce in specialità assai apprezzate.
Gli aghi del rosmarino, soprattutto se utilizzati freschi, rendono i cibi non solo più gustosi ma anche più digeribili, grazie alle proprietà di questa pianta sempreverde che non dovrebbe mai mancare sul balcone o in giardino.
In cucina c’è chi usa le profumate foglioline per aromatizzare olio e aceto, trasformandoli così nel condimento più appropriato per insalate rese deliziose e colorate dalla presenza dei piccoli fiori viola della pianta, che sbocciano praticamente tutto l’anno, a seconda della specie.
Sebbene la sua versatilità su qualsiasi pietanza basti da sola a giustificarne l’impiego, in realtà il rosmarino è anche una pianta officinale dalle proprietà curative.
Oltre a facilitare il compito dell’apparato digerente, soprattutto con cibi pesanti (non a caso lo si aggiunge abbondantemente su specialità come la porchetta), il rosmarino stimola la produzione della bile e ha un effetto carminativo (aiuta i movimenti peristaltici).
È utile anche per favorire la diuresi e la sudorazione, evitando ristagni idrici indesiderati e dannosi. Si rivela inoltre efficace per fluidificare la secrezione bronchiale e calmare l’apparato respiratorio in caso di asma e tosse.
In infuso o in decotto, utilizzato per impacchi, può agire contro i dolori reumatici. Grazie, poi, alle sue proprietà antisettiche, toniche e stimolanti, entra a pieno titolo in detergenti, creme, dentifrici e colluttori.
Cenni storici e curiosità
A sostegno delle virtù curative del rosmarino, si racconta che la regina Isabella d’Ungheria, ormai settantenne e piena d’acciacchi, nel 1370 abbia ritrovato salute e giovinezza grazie all’impiego di un’acqua quasi miracolosa che prende il suo nome, e che sarebbe molto semplicemente un distillato idroalcolico di rosmarino. L’effetto fu talmente efficace da spingere sovrani e regnanti a corteggiarla e a chiedere la sua mano. Non è certo se questa sia soltanto una leggenda creata ad arte, certo è che la ricchezza di oli essenziali del rosmarino ne fa una pianta con doti antiossidanti e conservanti.
La ricetta: Risotto alle erbe
Ingredienti (per 4 persone):
300 g di riso, 45 g di cipolla, 85 g di parmigiano, 1 spicchio d’aglio, 1/2 rametto di rosmarino, 4 foglie di salvia, 1 rametto di timo fresco, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1 pezzetto di burro, 4 cucchiai d’olio d’oliva, brodo vegetale.
Preparazione:
Tritare la cipolla, l’aglio, il rosmarino, la salvia, il timo e farli soffriggere nell’olio d’oliva. Aggiungere il riso, tostare e sfumare con il vino bianco. Versare il brodo vegetale a poco a poco, sempre mescolando, per 15-16 minuti. Spegnere il fuoco, aggiungere il burro e il parmigiano grattugiato e lasciare riposare per 2 minuti coperto, quindi servire. |
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