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Lo usiamo per insaporire e decorare spesso senza conoscere le sue proprietà officinali, dovute alla ricchezza di vitamine e di minerali |
Le foglioline del prezzemolo, piatte o arricciate a seconda della varietà, finiscono ovunque nei piatti, adatte come sono a insaporire o decorare le pietanze, oltre a ravvivare l’aroma di altre erbe e spezie.
Proprio per questo, tritato finemente, usiamo il prezzemolo nella preparazione di salse, antipasti, primi e secondi piatti, specialmente a base di pesce. Una scelta strategica per il palato ma anche per il nostro benessere, purché però abbiamo l’accortezza di consumarlo e utilizzarlo crudo, aggiungendolo nei piatti caldi sempre e solo a fine cottura.
Il perché è presto detto: il prezzemolo è un’erba officinale a tutti gli effetti, ricca di vitamina C (un cucchiaio di foglie vale i due terzi della dose giornaliera raccomandata), di vitamina A e di preziosi minerali, come calcio e ferro, tanto che si rivela un ottimo rimedio contro l’anemia, la stanchezza e la spossatezza che può seguire a una malattia o a uno sforzo intenso.
Per conservare intatte queste riserve salutari, sensibili al calore intenso, è meglio non sottoporre le foglioline a lunga cottura.
Il prezzemolo ha anche proprietà diuretiche e depurative, ma bisogna fare attenzione a non esagerare con la quantità, in particolare per le donne in dolce attesa: il suo consumo in dosi massicce può infatti favorire l’aborto spontaneo.
C’è anche chi usa le foglioline fresche per combattere il mal di denti e come antidolorifico sulle punture di insetti, incluse api e vespe.
Cenni storici e curiosità
Il detto “essere ovunque come il prezzemolo” deriva dalla sua onnipresenza in cucina e non solo. Pare infatti che il prezzemolo fosse noto già nell’antichità e che i Greci lo utilizzassero anche come decorazione per tombe e aiuole, oltre a ricorrervi in virtù dei suoi poteri terapeutici: pare lo reputassero un vero toccasana contro i disturbi dei reni, della vescica e il mal di denti. I Romani, invece, lo usavano essenzialmente in cucina e per confezionare ghirlande per gli ospiti dei banchetti. Gli Etruschi, che lo consideravano una pianta magica, ne facevano unguenti miracolosi.
La ricetta: Spaghetti piccanti al prezzemolo
Ingredienti:
320 g di spaghetti, 200 g di pancetta affumicata, 2 mazzetti di prezzemolo, 2 spicchi di aglio, 40 g di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 peperoncino rosso, sale
Preparazione:
Tritare il prezzemolo, l’aglio (o, a piacere, lasciarlo intero per poterlo eliminare prima di servire) e il peperoncino, eliminando eventualmente i semi per smorzare il gusto piccante. Versare il trito ottenuto in una padella con l’olio preriscaldato, quindi unire anche la pancetta tagliata a cubetti e fare rosolare per circa 5 minuti. Mescolare spesso e regolare di sale. A parte, cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata e scolarli al dente. Quindi versarli nella padella e saltarli per qualche minuto nel condimento, aggiungendo infine il parmigiano. Servire ben caldo. |
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