Altamente digeribile, poco calorica, ricca di fibra solubile che le conferisce un indice di sazietà piuttosto elevato (oltre a regolarizzare il funzionamento dell’intestino): nonostante la dolcezza che la caratterizza, insomma, l’albicocca è un frutto perfetto per chi vuole stare attento alla linea con un occhio di riguardo anche alle doti salutari di quello che mangia.
Tra i regali della bella stagione, infatti, la solare albicocca si distingue per la ricchezza di vitamina A, di cui è davvero prodiga dispensatrice: in 100 grammi di frutti freschi si trova il 45 per cento della razione quotidiana necessaria all’organismo di un adulto. Un dono non da poco, se consideriamo che la vitamina A è utile per proteggere le cellule delle mucose e della pelle e, in generale, per il buon funzionamento di tutti i tessuti, aiutando altresì a prevenire le infezioni respiratorie. Senza dimenticare la sua importanza per lo sviluppo delle ossa, che nell’albicocca sono protette anche dalla presenza di calcio e fosforo in grande quantità, due minerali che aiutano a combattere l’osteoporosi.
Il corredo antiossidante delle albicocche è rafforzato da un buon contenuto di vitamina C, nota per tutta una serie di funzioni essenziali per il nostro organismo, tra cui la capacità di favorire l’assimilazione del ferro e di rinforzare il sistema immunitario, prevenendo raffreddori e influenza, oltre ad alcuni dei problemi circolatori connessi per esempio con la gravidanza.
Chi poi fosse afflitto da svogliatezza e da leggera depressione, può approfittare della vitamina B presente nei frutti, molto utile per il mantenimento dell’equilibrio nervoso. Sempre per prevenire disturbi come la depressione e la stanchezza, l’elevato contenuto di potassio che caratterizza l’albicocca si rivela un valido aiuto anche per cambattere l’ipertensione arteriosa e la cellulite, spesso causata dal ristagno dei liquidi nei tessuti. Per gli sportivi in particolare, l’assunzione di potassio protegge dai crampi muscolari e costituisce un’importante risorsa dopo lo sport o uno sforzo intenso.
Costituita per oltre l’85 per cento da acqua, l’albicocca dà inoltre una mano al nostro organismo nel soddisfare il fabbisogno giornaliero di liquidi, una richiesta che diventa più pressante in estate quando il caldo si fa sentire.
Cenni storici e curiosità
Noto da circa 4000 anni, l’albicocco è una pianta antichissima che proviene dalla Cina nord-orientale, da dove si è diffusa in Occidente passando attraverso le zone centrali dell’Asia, per arrivare fino in Armenia. Qui venne scoperta da Alessandro Magno, e poi furono gli Arabi a diffonderla nel bacino del Mediterraneo. Non a caso, il nome dell’albicocca deriverebbe dalla parola araba Al-barquq. Toccò infine ai Romani introdurla in Italia e in Grecia, intorno al 70 a.C.
La ricetta: Albicocche alla crema cotta
Ingredienti per 4 persone:
500 g di albicocche, 80 g di farina (oltre a una manciata per la teglia), 3 uova, 1 cucchiaio di liquore Grand Marnier, 4 cucchiai di zucchero, 15 cl di latte, burro (per la teglia), sale.
Preparazione:
Sbattere in una terrina 2 uova intere e 1 tuorlo con lo zucchero, lavorando per 5 minuti. Incorporare quindi la farina setacciata, un pizzico di sale e il latte evitando che si formino grumi. Lasciare il composto a riposare in luogo fresco per mezz'ora. Intanto lavare le albicocche, asciugarle, dividerle a metà, eliminare i noccioli e poi unirle al composto di uova insieme al liquore. Versare il tutto in una pirofila o in una teglia dai bordi bassi di circa 24 cm di diametro, precedentemente imburrata e infarinata. Porre a cuocere in forno già caldo, a 180 gradi, per circa mezz'ora. Se dovesse iniziare a prendere colore, coprire la preparazione con un foglio di alluminio. Servire le albicocche alla crema tiepide o a temperatura ambiente. |