A metà strada tra il tradizionale campeggio e un hotel di lusso, il termine glamping – nato dalla fusione della parola glamour (lussuoso) con camping (campeggio) – identifica un nuovo modo di vivere la vacanza a contatto con la natura.
Niente più sacchi a pelo a contatto con terra o sabbia, o in compagnia di formiche e fastidiosi insetti, niente più file per la doccia o per lavare stoviglie e niente più bagni in comune ; via anche i panni stesi tra i rami degli alberi, per lasciare spazio a confortevoli soluzioni realizzate con tende spesse, calde e avvolgenti, con letti grandissimi, arredati con ricchi tappeti, tavoli, sedie, comodini, cassettoni, forniti di stufe a gas, bagno privato e nei glamping più lussuosi anche un maggiordomo a disposizione.
La maggior parte dei glamping, o campeggi di lusso, è concepita normalmente in un’ottica eco-sostenibile. Gli alloggi che ospitano i turisti infatti – proprio come i campeggi tradizionali - non sono mai invasivi, ma si adattano perfettamente al contesto e all’ambiente in cui vengono realizzati. Le strutture sono leggere, facilmente smontabili e completamente asportabili in caso di necessità. In alcuni casi le superfici e gli arredi sono realizzati con materiali riciclati, l’illuminazione proviene da pannelli solari, le acque piovane vengono recuperate e riutilizzate, mentre i menu sono a base di prodotti biologici.
Nati negli Stati Uniti, i glamping si sono diffusi un po’ dappertutto, specie in America del Sud, Australia, Kenya, Sudafrica e Madagascar, ma anche in Europa il numero inizia a crescere.
La Francia, ad esempio, è il Paese del vecchio continente che può vantare la maggiore espansione di questo fenomeno.
Qui infatti troviamo il Canvas Chic, lo Yurt Chêne Vert, il Melusine Camping – solo per citarne alcuni, ma soprattutto i glamping del circuito di Huttopia – parola che fonde il termine hutte (riparo primitivo fatto di paglia e rami) con quello di utopia (un luogo ideale a misura d’uomo) che fa dell’eco-sostenibilità il suo motto. I turisti possono alloggiare in soluzioni diverse, secondo i luoghi in cui decidono di trascorrere le vacanze. Ci sono roulotte, capanne, casette o tende, tutte realizzate con legno non trattato, materiali eco-compatibili e facilmente smontabili, che non invadono l’ambiente circostante: lo prendono semplicemente in prestito.
La nota dolente arriva con i prezzi: si parte da un minimo di 50 euro a notte – per i glamping meno lussuosi – per arrivare ai 100-150 euro a notte per quelli dotati di piscina e altri confort esclusivi.
E in Italia ?
Nel nostro Paese questo fenomeno non ha ancora preso piede; ne troviamo infatti solo uno vicino Venezia: il Resort Via Canonici, a Mirano.
La struttura è studiata per coloro che desiderano sperimentare un’eco-vacanza e che vogliono abbinare insieme cultura e natura. In questo camping - si fa per dire – ci sono alloggi da 40 metri quadri, arredati e rifiniti con mobili e oggetti di lusso, con veranda attrezzata, che si affaccia sul giardino e sui campi di grano. Qui la colazione viene preparata in casa dai proprietari, naturalmente con i prodotti del luogo, a chilometri zero. Il modo ideale per coniugare natura e benessere. |