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La frutta secca è “amica” della linea: parola dei ricercatori della Louisiana State University, che hanno tenuto sotto osservazione 13 mila volontari per 5 anni. Sembra infatti che, mangiare tutti i giorni noci, noccioline, pistacchi e anacardi riduca il peso e il girovita!
Questo effetto è dovuto al fatto che, oltre ad essere un cibo equilibrato e ricco di sali minerali, vitamine e grassi, al consumo della frutta secca si associa un aumento del colesterolo buono (HDL) e la diminuzione della pressione sanguigna, dell’obesità addominale e della glicemia.
Distinguiamo ora la frutta secca a guscio da quella polposa.
La prima è decisamente ipercalorica, ma priva di colesterolo. Dal punto di vista nutrizionale è ricca di vitamina B ed E e di sali minerali come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio. Inoltre, la sua povertà d'acqua la rende un cibo “concentrato” estremamente ricco di energie e di calorie.
La seconda si caratterizza per un alto contenuto di zuccheri e di fibre e per la quasi totale assenza di grassi. Tra la frutta secca polposa, i datteri sono una buona fonte di magnesio e potassio, l'albicocca è ricca di caroteni e di magnesio e l'uva passa di ferro, potassio e vitamina E.
Non sgranocchiatela però dopo i pasti: la sua ricchezza in sostanze nutritive, appesantisce la digestione! Andrebbe mangiata a colazione o a merenda, magari associandola ai frutti freschi di stagione.
È importante, però, sapere che la frutta secca non è prettamente dimagrante, ma ha una funzione preventiva rispetto ad alcune patologie, come le malattie cardiocircolatorie. Inoltre, l’alto contenuti di zuccheri e di fibre, la rendono non adatta per chi soffre di problemi renali, chi segue regimi dietetici ipocalorici, i diabetici e anche per chi è affetto dal morbo di Crhon in fase acuta o chi soffre di colite.
Quindi, come sempre, anche con la frutta secca vale la regola della moderazione! |
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