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Non solo orme nella sabbia o sull’erba, le nostre scarpe lasciano anche un’impronta ecologica!
Cosa significa?
Secondo una recente ricerca dell’ Istituto tecnológico del calzado conexas (Inescop) le nostre scarpe, quando arrivano alla fine del cammino - è proprio il caso di dirlo - non si smaltiscono facilmente.
Le calzature finiscono in discarica e hanno un tasso di deperimento molto lungo a causa dei materiali con cui sono fatte.
Per trovare una soluzione e ridurre gli sprechi, è nato un progetto europeo che si chiama “Naturalista” dell’Unione europea (Programma Cip-Eip-Eco-Innovation-2009).
Partecipano al progetto molte aziende spagnole, portoghesi, ceche e polacche: le scarpe vecchie vengono triturate per ricavare nuovi materiali. Dalle scarpe usate nascono quindi nuove suole, solette e riduttori stradali di velocità.
E sono proprio i riduttori di velocità il vero fiore all’occhiello del progetto: secondo molte ricerche quelli realizzati in materiali riciclati hanno comportamenti simili a quelli nuovi, impattando molto meno sull’ambiente.
Ma noi cosa possiamo fare con le scarpe vecchie per aiutare la Terra?
Esistono vari modi, creativi, per riciclare un bel paio di scarpe che non possiamo più mettere: i più eccentrici possono per esempio usarle come fermalibri, sulle loro librerie, gli amanti del giardinaggio potrebbero trasformarle in veri e propri vasi di fiori.
I runners possono anche contattare EsoSport, un progetto italiano che si occupa di riciclare scarpe da ginnastica vecchie. Sul sito è possibile leggere il contatore delle scarpe raccolte e riciclate e riflettere su un “rifiuto” a cui poco spesso pensiamo. |
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