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L’idea arriva dalla Corea: grazie a un macchinario molto complesso, i resti di cibo vengono messi a contatto con batteri prodotti in laboratorio che lo digeriscono e trasformano in un liquido trasparente e inodore (non potabile) ma molto prezioso.
Una vera e propria acqua riciclata che potrebbe rivoluzionare il futuro: il macchinario sarà messo in vendita anche in Italia da Eco Wiz e si calcola che il suo costo verrà ammortizzato in 2 anni, grazie al risparmio idrico che produce.
Il potente trasformatore “biologico” è già stato installato in alcuni alberghi di Singapore, dove ha contratto i costi di smaltimento del 70%.
Da 1 tonnellata di scarti alimentari si ricavano 1000 litri di liquido: viene sprecata meno acqua potabile per usi irrigatori o di pulizia e diminuisce la necessità delle discariche.
E’ stata proprio una recente ricerca Eurostat a segnalare che in Europa si producono sempre meno rifiuti ma che lo smaltimento privilegiato resta quello in discarica. L’Italia non è tra i Paesi più virtuosi producendo 531 Kg di rifiuti pro capite, contro i 502 kg di media europea. Fanalino di coda di questa classifica è Cipro che produce 760 kg a persona.
Dal punto di vista dello smaltimento, lo studio ci dice che il 38% dei rifiuti è stato interrato, il 22 incenerito, il 25 riciclato e il 15 compostato.
Questa invenzione potrebbe sicuramente abbattere i dati e far risalire la quota del riciclo.
I consumi della macchina sono relativamente bassi perché il potente trasformatore è alimentato a elettricità.
Il macchinario è stato pensato per grandi strutture (alberghi, ospedali, ristoranti) ma se gestito adeguatamente, potrebbe anche essere installato in condominio e utilizzato da più persone contemporaneamente.
Vi immaginate che risparmio sulle spese di pulizia?
Il tema dell’acqua e del suo spreco (e quindi anche del riciclo) è molto sentito: proprio in occasione della giornata dell’acqua del 22 marzo, le Nazioni Unite hanno invitato a riflettere sull’acqua contenuta nei cibi. Secondo una stima dell’Onu, il 30% del cibo prodotto non viene consumato con un conseguente spreco di acqua che invece potrebbe essere destinata all’agricoltura.
Trasformare i rifiuti in acqua diventa quindi una bella occasione per “restituire” all’ambiente quello che sottraiamo ogni giorno. |
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