|
|
 |
Cliccasconti |
 |
|
|
|
 |
I nostri partners |
 |
|
|
|
 |
 |
Quando si dice: è buono e fa anche bene! Il vin brulè (vino bruciato) è considerato uno dei più gustosi rimedi naturali al raffreddore, rinfranca lo spirito e fa anche atmosfera.
Se mancano le piste e la baita ma c’è il vin brulè, sembra quasi di sentire anche il tepore del camino e l’umore (oltre che il naso) ne ha un gran vantaggio.
Questa bevanda ha origini molto antiche: la sua invenzione è attribuita ai frati che, oltre alla coltivazione della vite, si occupavano di rimedi “medicamentosi” a base di erbe.
La sua efficacia nel prevenire e combattere le malattie del raffreddamento e virus polmonari è legata all’azione antivirale dei tannini che sono i costituenti naturali del vino, sprigionati dalla macerazione dell’uva. Ma sono anche altri i principi attivi che rendono così speciale il vin brulè: la cannella che rinforza il sistema immunitario, i chiodi di garofano che sono potenti antibatterici e le scorze di limone, antisettiche e balsamiche.
Per aumentare l’effetto del vin brulè è utile berlo molto caldo e respirare anche i vapori da esso sprigionati. Se lo si beve poco prima di dormire, l’azione delle spezie e del vino prosegue nel corso della notte, aumenta leggermente la sudorazione e il decorso del raffreddore è più rapido.
Il vin brulè riscalda anche l’animo, e non è un caso che il servirlo sia una delle tradizioni più comuni durante i mercatini di Natale, in montagna o in occasione di feste popolari invernali.
Quel che conta, ovviamente, è non esagerare, trattandosi di una bevanda alcolica.
La ricetta
Ingredienti
• 1 litro di vino rosso fermo
• 2 stecche di cannella
• 12 chiodi di garofano
• 1 limone
• 150 grammi di zucchero
Preparazione
Versiamo tutti gli ingredienti (eccetto lo zucchero) in una casseruola. Mescoliamo a fuoco lento versando lo zucchero un po’ alla volta. Lasciamo cuocere per 10 minuti a fuoco basso e una volta spento, prima di servire, filtriamo con un colino. |
|
|
|
 |
 |
|