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Al rientro dalle vacanze spesso dobbiamo essere forzatamente incasellati in ritmi programmati e standardizzati, scanditi non dal biologico orologio circadiano, ma da tempi stretti, veloci, incalzanti.
In vacanza la ripetitiva quotidianità settimanale può essere interrotta lasciando spazio al riposo, al godimento, alla scoperta, alla convivialità, alla riflessione, alla vita all’aria aperta. Tutto questo ci fa gioire e ci ritempra dalle fatiche quotidiane, ma, molte volte, è un tempo troppo breve.
Spesso al rientro dalle vacanze, nonostante si abbia la sensazione di essersi riposati, dopo qualche giorno iniziano i primi disturbi: pesantezza alla testa, una digestione rallentata, affaticamento, svogliatezza, malinconia o nostalgia.
Sono sentimenti legati all’autunno, il cui sentimento dominante è la tristezza. Dobbiamo accettarla come tutti i sentimenti che devono essere vissuti: non repressi ma rielaborati. Dobbiamo occuparci delle cose che ci suscitano interesse, meglio se sono occasione di socializzazione.
In questo periodo sentiamo la necessità di risvegliare la nostra vitalità, di attivarla. Stimolare la vitalità quindi è molto importante nei periodi di cambiamento o di stress, o nelle fasi di passaggio dal riposo all’azione, come accade dopo il rientro dalle ferie. Occorre prima di tutto drenare le tossine che si vanno accumulando proprio nel passaggio stagionale. Dobbiamo assumere cibi che stimolino la diuresi quali sedano, cipolla e finocchio, consumare frutta e verdura di stagione.
Utili in questo periodo mele, melograno e nocciole. Una pianta che secondo la medicina dei conventi, è preziosa a settembre: si tratta del nocciolo, considerato da sempre l’albero della saggezza, della forza, della certezza e concretezza.
Il grande medico cinese Shia-Chen lo consigliava tutte le volte che occorreva intraprendere nuove avventure lavorative. Il Nocciolo annuncia, infatti, la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno ed è il frutto più “duro” di questo periodo. La durezza per la Medicina Tradizionale Cinese è indice di un’alta concentrazione di energia. L’infuso di foglie e qualche nocciola con un po’ di miele di tarassaco a colazione, ci darà un valido aiuto.
Trattamenti tipici dell’agopuntura in autunno sono l’artrosi e le patologie reumatiche in genere oltre alla riacutizzazione delle sindromi ansioso-depressive.
In Occidente la terapia dei dolori è una delle applicazioni più frequenti dell’agopuntura, classico il trattamento dell'artrosi. E’ importante sapere che l’azione dell'agopuntura non è limitata all'effetto antidolorifico, esercita, infatti, una notevole azione antinfiammatoria e decontratturante, nonché di regolazione del microcircolo locale. Vengono trattate anche le ernie discali.
Accorciandosi le giornate, specialmente nelle zone nebbiose, si determinano, nei soggetti predisposti, disturbi che variano da una diminuzione del tono dell’umore ad una vera e propria depressione. Questa è causata dalla diminuzione della melatonina, la famosa sostanza correlata al sonno. Sono efficaci sia l’agopuntura (la quale normalizza i livelli di melatonina e determina un’azione diretta sulla depressione), sia una terapia con appositi schermi luminosi, con un’esposizione di una quarantina di minuti al mattino ad una particolare luce, magari mentre si legge un libro o un giornale. Ottima la diapason agopuntura. |
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